Wednesday, March 28, 2012

Voglia di rêverie: pellicce e preziosismi nell’era della crisi economica



La nuova stagione della moda sta vedendo protagonista delle nuove creazioni sartoriali  un métissage barocco di preziosismi, tessuti e materiali pregiati, che rimandano agli stili delle old stars di Hollywood degli anni ‘60 come tra l’altro testimonia la New Burlesque wave.
Gli abiti protagonisti delle ultime passerelle assumono un significato  creativo e sociologico nuovo. Essi non si fanno piu' specchio del quotidiano ma costituiscono nel panorama della creatività sartoriale un momento di evasione e di sogno per la donna e nell'immaginario collettivo.
Ci si ispira all’era del boom economico, foriero di una rivoluzione vestimentaria colorata e bizzarra, all’eleganza e allo stile di idoli da copertina del calibro di Grace Kelly in Caccia al Ladro, agli abiti freschi e da collegiale della Bardot in quadretti bianchi e rosa o bianchi e blu, simbolo di una bellezza lolitiana, insieme candida e trasgressiva con trasparenze che scoprono l’ombelico,  o con scorci sexy alla Dodo d’Hambourg per Vionnet in chiave Art Déco, che ricordiamo avvolta in pellicce nere sopra la nudita’ delle sue stupende forme. Drappeggi e plissettature cari all’antichita’ sono stravolti in celebrazione della Marilyn di “Diamonds are a Girls’ Best Friend!” .
Stupiscono il pubblico il treno fashion e gli abiti-gioiello di Louis Vuitton le cui modelle sono abbigliate come vecchie signore di un tempo ombrate da grandi cappelli. 
Sofisticati ricami a vita alta per la principessa cibernetica di Prada, tenebrosità e ricercatezza alla Lili Marlene per la donna Max Mara e Fendi. Le sorelle Fontana  scelgono la pelliccia lavorata trasformata da lavorazioni sofisticate in moderni capi coprispalla, sottolineando la silhouette degli abiti che mischiano materiali diversi, pelli, tessuto e pelliccia dalle line affiliate e morbide, romantiche minigonne bon ton alla Twiggy e English style per Anna Molinari. Cristiano Burani con il suo stile femminile e sensual mischia nel suo “Scuba Couture” all’Ukrainian Fashion Week di Kiev costumi tecnici, seta e chiffon.
Intramontabili le pellicce anche per Roberto Cavalli, le cui modelle osano minigonne a palloncino in visone, bluse-pelo e effetto ocelot rievocando lo stile dei colleghi canadesi Dean &Dan.
Ancora tripudio barocco per D&G e una donna fastosa e regale per Laura Biagiotti. In controdendenza rispetto ai tempi della crisi propone capi rivisitati sotto la luce d’Oriente con ricami oro e bronzo e fili di lurex.  Abbandono del minimalismo alla volta di preziosismi, pizzi e ricami in paillettes, opulenze di colori e broderies, di folklore e orientalismo frammisti in fuochi di artificio cromatici. Creazioni esotiche, dunque, colorismo acceso, tessuti che si fanno paesaggio artificiale di poliedri, coni e piramidi, vesti lunghe in satin, rasi e grosse perle, nuvole di voile, tuniche fluttuanti  e mantelli in taffetà.
La piu’ consolidata tendenza dei couturiers dunque e’ senza dubbio incantare l’occhio piu’ cinico e smaliziato attraverso l’abbinamento di un cromatismo acceso ed un certo effetto materico, la riproduzione di una straordinaria armonia allegorica tra la tipologia dell’abito e il tessuto impreziosito da trame in oro, in controtendenza rispetto all’ isolata signorilita’ post punk della Dark Lady  di Costume National, piu amara, magari profonda e intensa, che attinge la sua forza dal senso di realismo che preferisce incarnare o alle bad girls di Versus rock e bizantine che riecheggiano i clubs di Londra.

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