Mio insostituibile gemello dell’anima,
Che come me hai
conosciuto la tribolazione e la precarietà,
so che mi condurrai sulla
riva di quest’appendice di continente
per abbandonarmi alla
cadenza di una vita nuova.
Lentamente scivolo via
dalla tua mano forte,
Per immergermi con timida
audacità nelle acque cristalline di un
mare mai esplorato prima,
Scintillante al bagliore
di un sole fioco,
che mi conducono a uno scoglio,
roccaforte di un momento,
In cui riesco a ritrovare
me stessa
prima di proseguire,
incurante di ciò che è stato, per un altro viaggio.
Cielo terso sopra di me,
distante,
sicura presenza divina da
cui tutto nasce e a cui tutto ritorna
che le nostre ceneri siano sospinte da queste onde
o che risultino dalle
macerie di un fuoco inestinguibile.
Saremo tutti comunque
trascinati via da qui...
Respiro la brezza marina,
colgo la carezza del vento e inalo l’aria pura
dell’ atollo,
persa nella semplicità di
uno scenario naturalistico che mi seduce a giocare con la sua brulla selvaticità.
Mi rigenero e riconnetto
Per poi rituffarmi e raggiungere un altro lembo di
terraferma.
Corro felice e libera, a
piedi nudi,
sospinta dalla leggera
possenza che mi ispira l’amore della per la vita.
Immersa tra candide
meraviglie bucoliche e rigogliosa vegetazione
Scorgo un’amaca sospesa
tra due querce
Su cui mi adagio per
ristorare le mie seppur lievi fatiche.
Non sento più la
stanchezza
E poderosamente mi innalzo
Su, oltre il cotone delle
nuvole,
nello spazio intersiderale,
sostenuta da due colombe
con le ali d’aquila,
forti abbastanza da
sorreggere in me il peso del mondo,
in un pioggia di petali
di rosa multicolore,
e mi sospendono nell’azzurro
infinito
sopra ogni cosa.
Finalmente conosco il
paradiso: "liquid Ottawa"!!!