Sunday, October 6, 2024

In punta di piedi


 



I dolori degli altri sorvolano,

i propri dolori restano.

egoismo?

non credo.non credo a niente.

leggende

metropolitane, o di quartiere,

forse chissà personali.

la vita scorre via comunque, indifferente,

come lo dobbiamo essere tutti...

dal giudizio, 

dal concetto che gli altri si fanno di noi,.

gli altri...

e tu? che sei tutto quel che conta!

e se la vita è un cesso

io mi schifo

cosi come ho la nausea di tutto ciò che sta intorno a me!

superficialità, ipocrisia, menzogne...

se cerchi un dio non c'è

e sei solo tu 

che fai quel che puoi, quel che devi,

e in un'area spenta noi prendiamo colore

perchè siamo figli della notte,

una quiete contrastata....

e l'esaltazione...per idolatria

o un mondo che vorresti senza confini

e sovranità violate...

dove andremo? come vivremo?

il mistero dell'arrangiarsi.

sogni, si...sogni...

con i piedi a terra si sta male, lo so...

e chi vive camminando sulle punte

un certo concetto se l'è fatto!

ipo cammino scalza,

cercando contatto.7

ma dove sono io?

in un interspazio non condiviso

in una solitudine torrida e accecante...

nessun contatto in realtà

solo rumore

e le speranze si spengono...

e la libido anche.

cosa fare? attendere? 

attendere cosa? è stupido!

ancora sono nel fiore dell'età

e non ho tempo.

il tempo dei miracoli...

tutto quello che fai, te lo fai da sola!

e la voglia di vivere è abissata

in questo continuo alternarsi

di emozioni effimere di cui nulla resta.

la mia patria è stata la mia condanna,

ma anche ilmio porco comodo

e se devo dire grazie

lo devo dire solo alla mia ribellione

a un sistema falso e corrotto.

la felicità sta nelle gioie minime.

ma chi l'ha detto?

e il culo che ho dato io?

niente serve a un cazzo, lo so!

grandi saggi...

tutto deve finire...

e allora stiamo alle pezze!

i soldi...maledetti soldi...li odio!

ma il mondo funziona così....

adeguarmi?mai.

piegarsi?mai.

incensarsi?forse.

non abbiamo che noi stessi

in questo barcamenarsi di merda

che avrà una fine.

quello è certo! 




Thursday, April 25, 2024

anima e nuvole

 

e di tutti questi sensi che rimane?

cinestesia assurda...

solo un'ombra dispersa di noi,

la riluttanza di fronte al passare del tempo...

voglia irrefrenabile di sentirsi sempre giovani,

di fermare la corsa

e forse attenderci.

sarebbe entusiasmante fermare la macchina del tempo,

che invece inesorabilmente avanza.

ma questa è la strada

per sentirsi imperituri.

esplosione di vita e chi se ne importa...

amaro rimpianto dell'età verginale

noi siamo quel che siamo

e tutto il resto scorre...

l'essere umano, l'essere animale

preda degli istinti ci sentiamo impareggiabili

ma c'è qualcosa che manca...

la spensieratezza forse

o la poliedricità di un bambino assente

e ci vediamo sempre come la corrente del fiume

sull'euforia del momento.

scalzi,

indifesi,

torridi.

la stella del mattino resta a guardare

e noi tralasciamo le nostre idiosincrasie.

stiamo bene ma domani chissà

sono solo anima e nuvole

quello che ci portiamo dentro

 e che domani forse sarà ancora,

o forse no.

il guerriero è stanco,

affonda nell'alcool e nella magia dell'impercezione

perchè non bisogna esserci comunque sia

e perchè non sempre si ha bisogno di una direzione.

anime e nuvole

ci si sopraeleva per ritagliarci uno straccio di mondo,

in cui siamo solo io e te,

e tutto il resto non conta.

Sunday, April 14, 2024

Volo di farfalla/ Butterfly's flight







Era una botta soltanto?

Attitudine spenta…

E se non ci sarai

Non ci sarà più spazio per la solitudine

E se non ci sarai

Non ci sarà più posto per la carne…

Se ci sarai

Mi librerò in un volo di farfalla.


Has it been just a fuck?

quenched attitude…

and if you won't be here

it won't be any more room for solitude

and if you won't be here

there won't be any space for flesh

if you'll be here

I will hover myself on a butterfly's flight..

Sunday, March 24, 2024

L'unico amore della mia vita

 


Senza sogni e senza amore

C’è chi dice che è meglio cosi perché è la realtà quello che conta

E io rimango qui

In sospeso

Senza poter far nulla per cambiare il mio destino.

Ci vuole pazienza, lo so…

Ci vuole adattamento, questo non lo so…

Amori che credevo incrollabili si sono frantumati

Come pula al vento…

Si avvicina l’equinozio di primavera

E io mi sento cosi vecchia, stanca per rifiorire anche questa volta…

Quante albe dovrò aspettare ancora…

Ci si abitua a vivere senza speranza

Ma noi siamo tutto ciò che abbiamo…

Quindi fanculo a questo mondo di merda

Che non mi saputo dare che ricoveri e farmi sentire sempre estranea a tutto,

mai parte integrante di un bel cazzo di niente.

Io vi ringrazio

Ma non dovevate…

Era meglio la mia solitudine

Senza dover dimostrare niente a nessuno

La società ti logora e fa sentire diversa

Ma quali sogni d’amore, ma quale spirito di fratellanza

Sai che c’è? Che il primo che si alza la mattina escogita come metterla nel culo agli altri

Distruggergli la vita

Perché i sogni li danno ai poeti,

le speranze agli illusi

e non c’è nessun dio, no….che ti possa redimere o vendicare

io sono nel giusto lo so. Manon so come dimostrarlo

che io sono in me, che io valgo, che faccio ogni sforzo per fare andare sempre tutto bene…

beh!sai che c’è? Che io tutto quello che ho lo devo pagare

e che al mondo esistono solo i soldi

e quando non ce l’hai sono  dolori…

forse resterò sola tutta la vita…

insieme ai miei libri, assieme ai miei scritti

che non mi fanno volare di certo ma mi affossano

e in fondo cosa c’è di meglio che evadere…

 marcher, marcher, marcher,

travailler,  trvailler,  travailler

questo è lo sprint per farti sentire sempre attiva

ma se pensi che ogni giorno è sempre uguale agli altri

che tu stia bene o stia male la vita continua

e io cosaho fatto?

Misono attaccata a una bottiglia

Per non pensare, ho un mentale pesante

E va compensato…

Amici non ne ho,,,,tutti mi hanno tradita…

Ma forse una risata cancella i rancori

Perché vivere nell’odio è vivere nella follia.

Speravo che questa amicizia non si sarebbe interrotta mai

Ma come una pugnalata mi hai dato il benservito…

E adesso non ho più nessuno per sentirmi importante

Per farmi infilare bene i miei tubini

E mi perdo nell’indifferenza della gente

Perché per tutti contano i soldi…

Altro che sentimenti, altro che emozioni, altro che leggiadria…

L’amore, l’amore---io lo so che dovrei fare tutto per amore

Ma a volte non ci riesco

  Forse meglio uscire di qui

Prendere una boccata d’aria senza senso

Per non pensare più a niente…per non domandarsi altri perchè…

Per cercare di rimettermi in moto e non vedere più in bianco e nero…

Sigarette birra…ah brutto affare per chi vorrebbe essere una principessa o una sirenetta

Ma non c’è niente, niente,,,

allora sai che c’è?io mangio, bevo, mi purifico nelle toilettes

e lascio le cose allo stato animale.

Tanto non pensare che verrà qualcuno per te a vedere un tramonto

E poi che cosa gli dovrei dire…

Questi sono viaggi solitari,

d’introspezaione e preghiera

per un dio che ti vorrebbbe fare vivere sull’albero e nient’altro…

fuori luogo e contesto

l’eterna diversa, l’ eterna estranea…

senza mai sentirsi parte di un tutto..

e io dove ho trovato la felicità?ai margini, sempre ai margini

e io me ne fotto se ho tutto il mondo contro,

faccio a meno delle ipocrisie chei hanno accoltellato alle spalle…

preferisco i delinquenti,

si i delinquenti,

che almeno sono veri

e non ti hanno mai voluto dare a bere che erano diversi.

Fa msale, si,fa male

Perché ognuno è chiuso nel suo mondo e poco da fare per te…

Quando troverò un uomo vero io non lo so

Chesi prenda cura di me come tutte le altre donne…quale danza?quale leggerezza, quale spirito di attrazione…

Io lo so che devo finire di pensare agli amori impossibili

Ma forse preferisco una birra

E forse perché nessuno mi ha accettata tanto per quello che sono.

Questa è la prima pagine del mio nuovo diario

E se ci sarà qualcuno che mi farà cambiare idea

Io lo ringrazierò da qui all’eternità.

Lontano i tempi del benessere e dell’autosufficienza.

Finisco al lastrico per le evasioni

E non voglio sapere se per le strade di New York io mi aggirerò come un’ubriaca o se sarò in me…

Certo, bisogna farsi forza….sono sola…

M aio spero in un delirio di entusiasmo e di fare degli incontri interessanti.

Il passato alle spalle non me lo getterò mai

Perché esso ha costituito il mio futuro e c’è’ il mio presente.

Non ho paura di niente. Mi butto, evvai, come l’ultima carta che io posso giocare per  ora

E chissa se un giorno potrò diventare una giramondo.

Integrazione? non fate ridere i polli…ognuno c’ha i suoi cazzi…

Si puoi condividere un sorriso ma ognuno è chiuso dalle loro famiglie, dai loro standards sociali, dalle loro paure che si mascherano di prepotenze…

Io lascio andare tutto questo,

non che mi faccia stare meglio.

So solo una cosa che per divertirsi non bisogna  mettere niente di personale e guardare solo l’immagine sociale.

Non puoi parlare sola in mezzo alle strade, non puoi parlare sola financo a casa tua.

Se il silenzio viene da una pace dello spirito ben venga,

se viene da un processo di evitamento di problematiche

ti fa solo ribollire dentro.

Adesso, io sto bene come sto,

forse con una dieta migliore io sarei ancora una star

per chi?per me…l’unico amore della mia vita.

 

Saturday, February 3, 2024

Cometa per sempre - Forever Comet

 




Quando pensi che è finita non lo dici per davvero

Perché si cerca di non interrompere del tutto i legami

Tenendo tra le dita questo filo impercettibile in onore di quello che siamo stati.

Ebbene…Sono comunque sola, con un pozzo di ricordi,

A non riuscire a reinventare la vita mia

né tanto meno quella degli altri intorno a me.

Sono a un punto morto, dannazione!

Tutto quello che resto sono io? Bella storia…

Come se si potesse bastare a se stessi

Ma uno che ti buca il cuore…Dov’è?

 E se vivessi solo l’attimo o giorno per giorno

Che significato avrebbe?

Ci credevo in gioventù ma ora sono stanca…voglio di più!

È solo rabbia inespressa, frammista a rassegnazione.

Il pianeta Marte mi ha sempre mandata allo sbaraglio, in balia della mia solitudine,

vecchia compagna

O forse è solo un incubo da cui mi rialzerò presto

O forse un linfoma inevitabile.

Preferisco sorridere all’accettazione, anche se non riesco ad accoglierla,

Visto che di negazioni e rigetti io ci sono cresciuta.

Ormai è l’eccezione che diventa regola.

Vivo di contraddizioni e nevrastenie.

Forse era buio

O forse era vita.

Non ci sto più a danzare sola intorno a questo salice

Che versa come me tutte le sue lacrime

Almeno per dieci minuti non fumo.

Cometa per sempre…

Ma per sempre stella

Ho viaggiato per non sentire il vuoto

Un vuoto che urla e fa saltare i circuiti neuronali,

viaggi di speranza,

per incontrare chi?

Viaggi interiori

Per scandagliare a fondo me stessa

E trovare delle ragioni a ciò che mi fa sentire sbagliata,

straniera a me stessa,

o inutile.

Come se per essere a questo mondo tu debba necessariamente avere un senso.

Lasci andare, passerà… qui non passa mai!

Batti i pugni contro il muro, te la prendi col mondo intero, urli, combatti,

ma poi ti ritrovi sempre qui.

La stessa di sempre.

Tu e solo tu.

E cosa è cambiato.

Nulla. Assolutamente nulla,

con in più l’esaurimento nervoso

per aver lottato contro i mulini a vento.

Non è l’uomo, non è il lavoro, non è la famiglia, gli amici…

È non stare bene con se stessi,

non accettarsi,

e andare avanti infelice

per il ricordo di ciò che sono stata e, forse, non sarò mai più,

per essere fuori contesto sempre,

con un pugno di sogni in tasca senza avere, a tratti, più neanche la forza di vivere.

Non è smarrire se stessi…mi conosco bene!

Sono discontinua, traditrice, segreta

Progetto, aspiro, gioco,

per ritrovarmi sempre al punto di partenza,

eterna principiante nelle diverse esperienze della vita.

Il bello non è provarci, ma vincere.

Ho avuto i miei momenti di gloria,

troppo effimeri, troppo insoddisfacenti, troppo incompleti.

Ho avuto i miei momenti di passioni,

sempre insensate, e se no che passioni sarebbero…

per trovare la felicità io ho bisogno d’imperfezioni in me e negli altri,

ho bisogno del “diverso”, dell’alternativo.

Odio le omologazioni, le canalizzazioni, gli indottrinamenti.

Come quelli che ti dicono “te l’avevo detto”

e che hanno preferito sempre stare nell’ombra accontentandosi.

Io non mi accontento mai di niente

e non mi voglio accontentare

anche se mi danna a volte.

Mi sono addossata mille rischi e lo farò ancora.

 Sono sicura.

Cercando di edificare, mai distruggere,

se mai solo me stessa.

E sto bene cosi…non è mai vero…

M’intrattengo. Mi tengo impegnata

Per non pensare

Andando contro natura

Dal momento che la mente produce pensiero continuo

Che sia ordinato o no.

Non me l’ha insegnato nessuno come devo pensare e nessuno può dirmelo

Cosi vado avanti sola, nella mia vacua dignità

In cerca di sorprese, meraviglie, adempimenti…

Non sono mai stata fatalista. Non credo nei miracoli.

Cosi mi fermo. Non faccio più niente. Lo faccio quando ho voglia.

Perché non devo dimostrare niente a nessuno fuorchè a me stessa,

cercando di sfidare sempre i miei limiti.

Ma sai che c’è? me ne frego!



When you think the all is ending, you don’t tell it seriously

Because you look for not losing completely your ties

Wrapping me up among the fingers this subtle thread in honor of what we have been.

Here we are…I am  whatsoever alone, with a well of rememberings,

Not succeeding to reinvent neither my life

Nor that of people around me.

I am at a dead point, damn it!

All that remains is just me? Good story…

How you could be enough for yourself

But one person that pierces your heart….where is he?

And if I’d live just of the moment or day by day

What would that mean?

I believe in it during my youth but now I’m tired…I want more!

It’s just unexpressed rage, mixed to resignation.

The Mars planet has always upset me, at the mercy of my loneliness,

Old company

Or maybe it’s just a nightmare from which I will get up soon

Or maybe an unavoidable lymphoma.

I prefer to smile to the acceptation, even if I can’t welcome it,

From the moment I’m acquainted of denials and rejections, through which I’ve been grown up

By now is the exception that becomes rule.

I live of contradictions and  neurasthenias.

Maybe it was dark

Maybe it was the life.

I leave in dancing alone around this willow

That cries along with me all my tears

At least for ten minutes I won’t smoke.

Forever comet…

But forever star.

I travelled to not feel the void

A void that screams and blows up all the neuronal circuits,

Voyages of hope,

to meet who?

Interior voyages

To sound to the bottom myself

To find some reason to what makes me feel wrong,

Foreigner to myself,

or useless.

As if for existing in this world you must necessarily have a sense.

You let it goes… here it doesn’t pass by!

You hit your fists against the wall, you get angry with the whole world, scream, fight

But then you find yourself always here.

The same of ever.

You and only you.

And what does it has changed?

Nothing. Absolutely nothing,

with a worst mental exhaustion

to have tilted  at windmills.

It’s not a partner, it’s not the job, it’s not the family or friends…

It’s not being comfortable with yourself,

Not accepting yourself,

and going ahead happy

for the remembering of what I was and, perhaps, I won’t be anymore,

to be always out of context,

with a fist of dreams in my pockets without having, sometimes, ever more the strength to live.

It’s not about losing one self…I know myself well!

I’m discontinuous, treacherous, secret

I plan, aspire, play,

to always find myself at the starting point,

eternal beginner in the different experiences of life.

The best is not trying, but winning.

I had moments of glory,

too shorts, too unsatisfying, too incomplete.

I had my moments of passion,

Always with no sense, on the contrary of what passion we’re talking about?

To find out happiness I need of imperfections in myself and in the others,

I need the ‘different’, of the alternative one.

I hate the approvals, the canalizations, the indoctrinations.

As those who tells you ‘ I told it to you’

And that have always stay in the shadow making do  with that they have on life.

 I don’t ever satisfy myself of nothing

And I don’t want to satisfy me

Even if it damns it sometimes.

I’ve charged myself with thousands of risks and I will keep on doing.

 I’m sure of that.

Trying on building, never distroying,

if anything just myself.

And I’m good in this way….it’s not true…

I entertain myself. I stay busy.

Not to think

Going against nature

Since the mind continously  produces thinkings

Ordered or not.

No one has taught me how I have to think and no one can tell me that.

In this way I go ahead alone, in my vain dignity

In the search of surprises, astonishments, achievements…

I’ve never been fatalist. I don’t believe in miracles.

So I stop myself. I don’t do nothing. I do that stuff when I want.

Because I don’t have to demonstrate nothing to no one, except of myself,

Trying to always challenge my limits.

But, do you know? I don’t care at all.


Saturday, July 22, 2023

solitary voyages


 

I miss you a lot, my angel, and since you have gone away the grip of the depression has caught me.

I miss the distractions just to not focusing my thoughts on you

Since I’ve lost any contact and who knows until when I have to wait for your return.

I look for you in the things I do, in the people I meet.

 Now I don’t want to hang you up in a cross, cheating you, harassing you in this and all the possible lives

Sometimes I don’t even know what I say.

And stop then. Stop talking.

Stop producing other work materials for psychologists or psychiatrists.

Where will I go with all their pretentions and assumptions

There’s no wrong in their opinions, always so different,

Everything is relative.

Everyone has its own idea

I don’t know any more who I should follow.

I decided: no one but myself.

This situation doesn’t seem having any rescue

Just God  listens to and watches harmless

I don’t think anymore. I ‘ve lost my skills of interpretation or whatsoever.

maybe because I don’t have anymore interest in what it’s happening all around me.

Moments of joy, moment of illusions, moments of dismay that slip away over my skin..

Just moments...therefore it would have to be much more simple overcoming it

Just moment,. Not an entire life.

Moments in which I dedicated myself too much in the search of something so high that seems to be impossible to be reached

But it doesn’t really is.

I don’t look for a new love.

I’m fed up with all this stuff.

Love is all around you, if you content yourself,

Of course never enough

But the noise...I cant stand it...I’m always trapped in bordels of confusion

Just moments

But I remain what I’ve always been.

Nothing changes in my mind.

I have my thought and I don’t want to change my advise with that of other people,

 as I’m the only person who truly understand me

No doctors, no scientists, no priests, no teachers, no friends.

Anyone can tell you what is wiser for you  but yourself.

Living alone it’s not easy.

I’d like to lose myself in a dream but I cant: the call for reality is much more urging

if you like it or not.

Nothing special to say, nothing special to rationalize....the same stuff of ever.

I look for you but I keep it secret on my own, hiding it also to myself.

By now you’re confined in the realms of the dreams to which I have sadly to renounce anyway

I will find maybe someday something that reaches enough  this level of aspiration.

By now, I limit myself to drink on it and that’s enough

to give the right thrills I need to survive in this so-called life  that you live like having the death inside

 and there’s no novelty in that. I perhaps  will never be so acquainted to the proper idea of joyfulness.

I ‘d like to fix an equilibrium upon it but I perfectly now that everyday life is so boring and useless.

 I don’t see any sense, any excitement to live as I do in the silence of my solitary room,

Where nothing changes...never...and just overwhelmed by ghosts  who speak to you and make you lose the contact with reality obliging me to live as a machine or a doll.

there’s something much more profound to which no one cant have access.

 But it’s also true that I have fed up with myself and, in the wait, for the azure prince coming or much more for a change,

you learn how nothing really matters.

Perhaps it’s true that we have to reshape our expectations, reducing them

but a man without dreams and hopes, it’s like a man never born.

 The mind produces thoughts but what would you do with all this exaggerated amount of ideas that are completely useless?

 nowhere is the solution.

 Be present at the moment, as I don’t know if I’ll have a tomorrow and what it will be.

 I’d like finding out something to dream about, some escape,

Lying over the uphills of my imagination

 but it’s hard to find one really.

Being skeptical is not on my chords.

Maybe it’s enough taking some light- weighted moments of breath,

 let you mesmerize by the beauty and the smiles,

the enthusiasm that surround you and leave you so unprepared to such a blessing.

I’ve been perfectly acquainted with the assumption that nothing is forever,

with all the agony that it may affect.

no solutions then, no chemical or neuronal  remedy for the surprise effect

that could destabilize you as it’s not in your habits,

 but maybe a real change is ongoing and it would be wonderful if I could find here my little California.

 I’m really full of fears for this voyage, honestly,

but I try to not linger on these thinkings,

and I’m eager to launch myself in a new, unrepeatable adventure and if even if I will ought to die,

it will be for the search of some utmost joy,

as my life has been so cruel for me so far. That’s it.

I’ll try to overcome my mental and physical limits under the shining light of the American sun.  

 

 

Tuesday, January 24, 2023

Dove va a finire il vento - Where the wind goes




 Vorrei sapere dove va a finire il vento,

io che lo rincorro a piedi scalzi e tremo,

che ci sospinge nei labirinti dei nostri cuori

e ci fa perdere la rotta della ragione.

Nell'abbraccio di un amico o nei fantasmi del passato?

Forse finisce laddove va a morire il pensiero.

Navigando nello spazio ho conosciuto te

internauti del cuore.

Vorrei sapere dove va a finire la scintilla di un amore perduto,

una storia che si ripete,

sovrastata dall'amarezza,

dimentica della gioia,

e la magia, l'effervescenza...

persi nel distacco e nella disillusione del ritorno

ad un ordinario rumorosamente destabilizzante

e nell'astinenza da quel calore ovattato e placentico,

da quel senso di totalità

che ci faceva bastare l'uno all'altro,

per cibarci solo di quei pochi ma intensi febbricitanti baci e candide carezze

a lungo agognati e sospirati.

Vorrei sapere che ne sarà di noi,

una volta che quella bolla d'amore

è esplosa al frastagliarsi di mille spine

e non c'è più quell'ìncantesimo che la rendeva integra

e la sorreggeva galleggiante nell'etere

sospinta da un flusso di misticità

che la rendeva infrangibile e splendente.

Vorrei sapere che ne sarà della bellezza

e dei ciclici germogli delle primavere dei cuori,

nel gelo di una neve che ci ha agghiacciato gli sguardi e gli istinti.

Passerà l'inverno ma sapremo attendere con fede

e preservare inalterati dei vaneggiamenti romantici?

Resta solo un senso di gentilezza sottile

nella sensibilità delle nostre fragili essenze

e il ricordo di una carezza sul viso 

che celava un'inespressa verità di passione e reciproche affinità recondite. 

Affinità elettive.


Where the wind goes 


I’d like to know where the wind goes,

I that give chase to it with bare feet and tremble,

Wind that impel us in the labyrinths of our hearts

And makes us lose the route of the reason.

In the embrace of a friend or in the ghosts of the past?

Probably it will end where the thought go dying.

Surfing in the space I met you

Internauts of the heart.

I’d like to know where go ending up the spark of a lost love,

An history that repeats itself,

Overwhelmed by the bitterness,

forgetful of the joy,

and the magic, the effervescence...

lost in the detachment and in the disillusion of a come back

to an ordinary life noisingly destabilizing

and in the abstinence of that muffled and placentate warmth,

from that sense of totality

that made up be sufficient each one for the other,

to feed us just of those few but intense feverish kisses and pure caresses

for longtime desired and sighed.

I’d like to know what will be of us,

Once that the bubble of love

Is exploded at the jogging of thousands of thorns

And there’s no more any spell that made it intact

And supported it bloating in the ether

Pusher by a flux of mysticism

That made it unbreakable and shining.

I’d like to know what will be of the beauty

And of the cyclic sprouts of the springs of the hearts,

In the frost of a snow that has frozen our glances and instincts.

Winter will pass by but we will hold on faithfully

And preserved unchanged our romantic ravings?

It’s left only a sense of subtle gentleness

In the sensitivity of our fragile essences

And the remembering of a caress along the face 

That hid  an unexpressed truth of passion and reciprocal recondite affinities.

Elective affinities.