Vorrei abbracciare la vita
E
dimenticare per sempre questa camera oscura in cui sono rimasta
intrappolata
e
in cui si susseguono i miei incubi e i miei sogni migliori,
In
cui sviluppo la realtà in una dimensione ingigantita e atomizzata.
Forse
un compagno o un amico o un duro lavoro, chissà, mi porteranno via da qui…
fuori
da questo psicodramma presunto o reale
che
mi distoglie dalla semplicità e dall’ordinarietà,
Senza
un’illusione che mi aiuti a sfuggire la paranoia.
Non
è facile trovare una rispondenza tra il subbuglio che ho dentro e quello che mi
attende li fuori
Nel
mio inferno personale,
Con
problemi aggirabili magari ma non impossibili.
Trovo
difficile persino tirare un sospiro di sollievo quando esco da questo
carcere
In
cui mi sono relegata per riallacciarmi ai miei legami di sempre
Ma
che mi negano un futuro nelle mie agognate terre straniere
Col
solo supporto dei medici che però ti fanno vivere in una schizofrenia senza
speranza
Che
non sanno se credere o no alle mie verità
E
che mi riempiono di filosofie e medicine senza risolvere nulla
Un
amore leggero, libero..mi aiuterebbe forse,
a
non cadere in gelosie ossessive e fagocitanti…
magari
abbandonandomi ad una nuova nota felice del cuore…
pensando
positivo e col coraggio di immergermi in nuove emozioni ancora una volta
Ascoltando
ciò che sento, che non sempre è ciò che è giusto,
Forse
cambierei finalmente prospettiva
E
il mio amore non ricadrebbe in un terreno arido…
E
lui tornerà a rivivere nell’ennesimo batticuore
Magari
più adatto, più conciliabile
senza
chiederci perché e fino a quando,
vivendo
qui e ora,
attimi
di eternità.
The dark room
I would embrace the life
And forget forever this dark room in which I’ve remained trapped
And in which follow one after another my nightmares and my best dreams,
in which I photographically develop the reality in a magnified and
atomized dimension.
Maybe a mate or a friend or an hard work, who knows, will lead me out of
here…
Out of this presumed or real psycodrama
That take me apart from the simplicity and ordinary life,
Without an illusion that helps me to get away from this paranoia.
It’s not easy to find a correspondence between the turmoil inside of me
and what waits for me outside there
In my personal
hell,
with the burden of problems bypassabile maybe, not impossibile to fix.
I find difficult even breath a sigh of relief when I get out from this
jail
In which I relegated myself to fasten me up to my sentimental bonds of
ever
But that deny me a future in my long desired foreign countries
With the only support of the doctors that unfortunately make you live in
a sort of schizofrenia without any hope
That don’t know if believing or not to my truths
And that fill my head up with philosophies and medicines without solving
the conundrum
An easy, free love would help me maybe,
To not fall down in obsessive and phagocyting jealousies…
Perhaps letting me go to a new happy note of the heart…
Thinking positive and with the courage to plunge in new emotions once again
Listening to what I feel, that it’s not always what’s right,
maybe I will finally change perspective
and my love wouldn’t fall down in an arid land…
and he will come back to live again in the nth heartbeat
probably more congruous, more compatible
without asking ourselves why and until when,
living nowhere
eternity moments.