Sunday, April 19, 2020

Macellai di noi stessi - Butchers of ourselves


Volenti o nolenti

Sei stato il simulacro di un’energia che disperdo.

Depositario di un sentire che ci ha unito a tratti  

per poi esulare da noi.

Troppo odio, come come troppo, amore uccide,

se tu non ci sei.

Attraccati a un molo

Che sfuggiva la solitudine

Sfumato in incomprensioni e idiosincrasie

Sei stato compagno di alienazioni mentali e corporali,

puntuale concretizzazione di temute fobie inconsce

 che prendevano forma uccidendo la speranza precedente ogni nostro incontro

e la spensieratezza che speravamo puntualmente di raggiungere insieme,

dilaniando le nostre sensibilità e alterando le nostre percezioni.

Germogli spogli, 

frastornati in emozioni  ebbre e dionisiache

Da cui ci siamo fatti consumare 

e che abbiamo attraversato fino in fondo.

Ci siamo donati. Ci siamo feriti.

Nelle nostre nudità indifesi.

Uniti nella vulnerabilità,

Divisi nella trasparenza. 

Morendo assieme ogni giorno sempre di più,

balbettando un addio a un mondo

disperso in un eco sordo

ma che da qualche parte

lontano

imperterrito e indifferente continua a girare.

Abbiamo detto addio persino a noi stessi,

Alla fecondità dei cuori, agli involi dell’immaginazione,

facendo tristemente da contraltare la sterilità dei corpi.

Non abbiamo potuto lasciare traccia nella nebula del nulla

 di quello che di puro e sincero c’è stato,

Seppur mascherato, nascosto o rinnegato, seppure folle.

Cosicchè siamo ritornati da dove avevamo lasciato,

senza lasciar nè frutto, né la fermezza di memorie nitide.

Dietro di noi solo le briciole di un’insana passione, 

il ricordo del calore dei nostri corpi avvinghiati

E le macerie di ciò che le nostre collisioni hanno prodotto,

 lasciando tutto cosi com’è,

Come una parentesi irreale,

Desiderata tante volte e contro cui tante altre scalpitavamo contro,

Cercando di afferrarci

talvolta

senza mai riuscirci

scivolando via dentro noi stessi

in quello che di noi avevamo disegnato, ricamato, dissolto e mal comunicato.

Ognuno conserva adesso ciò che ha voluto o ha potuto,

cercando costantemente di rimuovere mostruosità

 che eravamo ignari di poterci infliggere

per salvare sprazzi di ingenuità interiore

 e della verginità del cuore

che non credevamo neppure di avere o celavamo a noi stessi,

un’eterea dolcezza da cui ci siamo fatti stregare

che abbiamo gelosamente e maldestramente cercato di preservare

e che ci tiene idealmente ancora uniti nonostante tutto

seppur solo nell’intimità dei  pensieri,

per non farci definitivamente fuori.

Più amore che chaos o più chaos che amore?

Lei o lui?

Lui...e lei?

Lui o lei?

Lei smarrita, persa...

 in the middle of nowhere...

Ci siamo spinti troppo oltre,

In una strada senza ritorno...

Meglio non voltarsi più indietro, rimporre il gioco delle parti

e le parti del gioco.

 





Butchers of ourselves

By your side or against you

You have been the simulacrum of an energy that I waste.

Depository of a felling that united us in stops and starts to fall outside later from us.

Too much hatred, as too much love kills

If you are not present to yourself.

Mooring to a dock

That escaped solitude,

Faded away in incomprehensions and idiosyncrasies,

You’ve been mate of mental and corporal alienations,

Exact concretization of averted unconscious phobias

That took shape killing the hope that preceded each of our dates

And the lightheartedness that we desired to reach maybe together,

tearing apart our sensitivities and altering our perceptions.

Naked sprouts, dazed in drunk and dionysian emotions

By which we let us consume and we get through all the way,

We’ve given ourselves to each other. We have hurt ourselves.

In our helpless nudities.

Dying together more and more everyday,

stuttering a firewall to a world that undaunted and indifferent kept on turn around,

and even to ourselves.

To the fecundity of the hearts and to the take-off of the imagination

 Sadly counterbalanced the sterility of the bodies

With no chance to have the opportunity to leave a mark of what of pure and sincere there’s been,

Even if in disguise, hidden or disavowed.

So that from the confused nebula of nothing, that we had left, we came back,

neither leaving results, nor the steadiness of limpid memories.

Behind us only the crumbles of an insane passion,

The remembering of the warmth of our fastened bodies

And the debris of what our brawls have produced,

 leaving everything how it is,

as an irreal bracket,

longed for sometimes and against which some other we pawing against the ground,

trying to grab ourselves sometimes never succeeding in that

let slip away from ourselves

in what inside us we have drawn, embroidered, dissolved and badly communicated.

Each of us keeps now what had wanted or could,

constantly trying to remove monstrosities that we were unaware to be able to inflict us

to save flashes of interior naivety

 and of the virginity of the heart

that we even didn’t know to get or concealed to ourselves,

an etereal sweetness from which we have been bewitched

that we have tried to preserve with jealousy and awkwardly

and the ideally keep us, whatsoever, united

even if just in the intimacy of the thoughts,

to not take us out.

We have pushed ourselves too much further,

In a way with no return.

We can't anymore turn ourselves back again.




Saturday, January 25, 2020

La camera oscura - The dark room



Vorrei abbracciare la vita

E  dimenticare per sempre questa camera oscura in cui sono rimasta intrappolata

e in cui si susseguono  i miei incubi e i miei sogni migliori,

In cui sviluppo la realtà in una dimensione ingigantita e atomizzata.

Forse un compagno o un amico o un duro lavoro, chissà, mi porteranno via da qui…

fuori da questo psicodramma presunto o reale

 che mi distoglie dalla semplicità e dall’ordinarietà,

Senza un’illusione che mi aiuti a sfuggire la paranoia.

Non è facile trovare una rispondenza tra il subbuglio che ho dentro e quello che mi attende li fuori

Nel mio inferno personale,

Con problemi aggirabili magari ma non impossibili.

Trovo difficile persino  tirare un sospiro di sollievo quando esco da questo carcere

In cui mi sono relegata  per riallacciarmi ai miei legami di sempre

Ma che mi negano un futuro nelle mie agognate terre straniere

Col solo supporto dei medici che però ti fanno vivere in una schizofrenia senza speranza

Che non sanno se credere o no alle mie verità

E che mi riempiono di filosofie e medicine senza risolvere nulla

Un amore leggero, libero..mi aiuterebbe forse,

a non cadere in gelosie ossessive e fagocitanti…

magari abbandonandomi ad una nuova nota felice del cuore…

pensando positivo e col coraggio di immergermi in nuove emozioni ancora una volta

Ascoltando ciò che sento, che non sempre è ciò che è giusto,

Forse cambierei finalmente prospettiva

E il mio amore non ricadrebbe in un terreno arido…

E lui tornerà a rivivere nell’ennesimo batticuore

Magari più adatto, più conciliabile

senza chiederci perché e fino a quando,

vivendo  qui e ora,

 attimi di eternità.


The dark room

I would embrace the life

And forget forever this dark room in which I’ve remained trapped

And in which follow one after another my nightmares and my best dreams,

in which I photographically develop the reality in a magnified and atomized dimension.

Maybe a mate or a friend or an hard work, who knows, will lead me out of here…

Out of this presumed or real psycodrama

That take me apart from the simplicity and ordinary life,

Without an illusion that helps me to get away from this paranoia.

It’s not easy to find a correspondence between the turmoil inside of me and what waits for me outside there

In my personal hell,

with the burden of problems bypassabile maybe, not impossibile to fix.

I find difficult even breath a sigh of relief when I get out from this jail

In which I relegated myself to fasten me up to my sentimental bonds of ever

But that deny me a future in my long desired foreign countries

With the only support of the doctors that unfortunately make you live in a sort of schizofrenia without any hope

That don’t know if believing or not to my truths

And that fill my head up with philosophies and medicines without solving the conundrum

An easy, free love would help me maybe,

To not fall down in obsessive and phagocyting jealousies…

Perhaps letting me go to a new happy note of the heart…

Thinking positive and with the courage to plunge in new emotions once again

Listening to what I feel, that it’s not always what’s right,

maybe I will finally change perspective

and my love wouldn’t fall down in an arid land…

and he will come back to live again in the nth heartbeat

probably more congruous, more compatible

without asking ourselves why and until when,

living nowhere

eternity moments.


 

Evanescenza - Evanescence



Quarant’anni  vissuti di insulso disprezzo e derisioni amare,

Di mancate contestualizzazioni e incastri mal riusciti.

Sacrifici inutili e frastuoni debilitanti.

Sono forse figlia di un dio minore?

Forse invidia o pregiudizio…gli altri siamo noi?

Pochi amici,

Grandi introspezioni,

Immensa solitudine.

Giro di boa o eterna, ostinata adolescenza?

Non potrò mai fare a meno della sua lisergica attrazione…

Perpetrata e insuperabile

Trasognante e leggera.

Come pula al vento

Non ho dimora né attracchi ma rincorro il tempo

Persa dietro propagande di progresso e civilizzazione,

altisonanti argomentazioni,

Scaldandomi al barlume dell’ultima speranza

Di dare un taglio netto a tutto.

Ricominciare

Senza destinazioni né partenze

Ma in una continua elaborazione dell’anima.

In cerca di schiarite,

Con l’aiuto di nessuno,

Esposta a tutto,

ingigantendo il mio Io.

In attesa del prossimo gancio in mezzo al cielo.

Quando qualcuno mi cercherà nei ricordi

sarò già svanita.

Evanescence

Forty years gone by in the vapidcontempt and bitter delusions,

Of missed contextualizations and unsuccessful joints.

Useless sacrifices and debilitating hustle.

Am I maybe son of a minor god?

Perhaps envy or prejudice…are we the others?

Between the pride and irony there have been many hospitalizations

And have been profused several pearls of wisdom.

Few friends,

great introspections,

Immense solitude.

Turning point or eternal, stubborn adolescence?

I won’t ever be without its lysergic attraction…

Perpetrated and insuperable

Dreamy and light.

Like husk in the wind

I don’t have home nor moorings but I run after the time

Lost behind propaganda of progress and civilization,

altisonant argumentations,

warming me up to the gleam of the last hope

to give a net slash to anything.

Starting again

With neither destinations nor delivers

But in a continuous processing of the soul.

In search of clearings,

with nobody help,

Exposed to anything,

reading too much into myself.

In the wait of the next hook in the middle of heaven.

When somebody will look for me in the memories

I will be already vanished. 

Sopra le nuvole - Above the numbs



Tu che sei fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni

Portami via con te

Fammi volare alto sulle vette delle asperità e del disaccordo

Per vivere in un mondo di sincerità e allegria

Oltre tutte queste falsità e dietrologie

Che mi hanno avvelenato l’anima

E sospinto verso la disillusione e l’amarezza.

Il calore della tua voce, la tua grazia e stile innati

Mi riportano nelle mie amate, lontane terre britanniche…

La tua bellezza è un soffio ma non decade contro le avversità del tempo…

Nella casualità dell’incontro mi ritrovo come una falena attratta dal tuo focolare…

Alla ricerca di affinità  sei, invece, sorprendentemente il mio opposto complementare.

Tu cosi proiettato verso la mondanità e il rumore, annoiato,

Io rintanata nel mio rifugio domestico cerco isole e oasi di dissuasione, serenità…

Si direbbe un uomo delle nevi per cui la mia passione divampa ma non osa,        

Ma la tua presenza è un baleno che non fa male

Reminder di un amore che fu ma che non sarà mai più

Indugio, simpaticamante stupita, nella gentile seduzione del tuo glamour inconfondibile.


Above the numbs

You that are made up of the same matter of the dreams

Take me away with you

Let me fly high above the peaks of the asperities and the disagreement

To live in a world of sincerity and joy

Beyond all these falsehood and dietrologies

That poisons my soul

And pushed me towards the disillusion and the bitterness.

The warmth of your voice, the grace and innate style

Take me back in my beloved, far britannic lands…

Your beauty is a blow that doesn’t decline against the hardships of time…

In the coincidence of our random meetings I feel to be like a moth attracted by the fire…

In the search of affinities you are instead, surprisingly, my complementary opposite.

You, so projected towards mundanity and the noise to escape the boredom,

I, refuged in my domestic nest, long for isles and oasis of dissuasion, serenity…

It could be said a “snow man” for who the fashion flames up but doesn’t dare,    

But your presence is a jiffy that doesn’t hurt

Reminder of a love that exists but that will exist never more

I indulge, funnily surprised, in the gentle seduction of your distinctive glamour

 

Tuesday, December 4, 2018

Sole Mediterraneo - Mediterranean Sun





Cocente sole mediterraneo

Vieni a scaldare e rischiarare

Le strade accidentate e impervie 

Di un destino che mi separa da te.

Amore senza fine ritornerai nelle lacrime che rigano il mio volto

In un tramonto che vede divisi i nostri destini.

Eterno rimpianto e indecifrabile vulnerabilità

illumini di gioia le mie giornate vuote senza te

Sei le mie radici e la forza che accompagna lo sfogliarsi ineluttabile dei miei giorni

incuranti e indifferenti delle emozioni nascoste

E che non lasciano scampo ai sognatori…

Ti porterò sempre nel cuore, senza venirti a cercare,

Come la cosa più preziosa che ho.

E non bastano vent’anni di relazioni interrotte

Per dimenticarmi di te…

Segui da lontano i miei passi e il tuo ricordo non mi abbandoni mai.

Ci ritroverai ricongiunti  in remote e innocenti  memorie

di un passato ancor vivido che ci ha uniti indissolubilmente, incuranti delle intemperanze giovanili,

per  proiettarci verso un orizzonte tanto ignoto quanto seducente,

ognuno parte della sua storia,

ognuno perso nelle sue battaglie

che ci vedono  temerari  protagonisti dell’oggi

pregni di speranze per un domani migliore.


Mediterranean Sun

Burning mediterranean sun

Come to warm and brighten up

The bumpy and impervious roads 

Of a fate that moves away me from you.

Never-ending love you’ll come back in the tears that roll down on my face

In the sunset that sees our destinies divided.

Eternal regret and undecryptable vulnerability

You light up of joy my emptiness without you.

You are my roots and the strenght that get along with the ineluctable browsing of my days

Careless and indifferent of the hidden shiverings

That don’t leave escape to the dreamers…

I will always bring you in my heart, without coming and looking for you,

As the most precious thing I get.

And twenty years of interrupted relationships are not enough

To forget you…

Follow from distance my footsteps and your memory never leave me.

You will find us again rejoined in remote and innocent flashback thinkings

Of a still vivid past that has indissolubly united us, regardless of the youth intemperance,

to look ahead towards an horizon as unknown as seductive,

each one part of his history,

each one lost in his fights

that see us reckless protagonists of today

imbued of hopes for a better tomorrow.

Wednesday, May 9, 2018

Primavera -Springtime

E  nell’esplosione profumata della primavera

Si manifestano i tuoi smaglianti sorrisi.

Leggero nell’anima,

Osservi ammaliato lo schiudersi dei petali di fiori e il rinverdire dei paesaggi,

sussurrando un si al richiamo della vita e della rinascita,

nel ciclico avvicendamento naturale delle stagioni.

Dalle prime ore  del mattino fino all’esaurirsi fioco del  tramonto

Il disgelo dei sensi e il riaccendersi delle speranze.

Resta con me nel silenzio di questa notte insonne,

Infondi la pace laddove regna la paura,

E sicurezza nell’incertezza del divenire,

Fatti cautamente spazio sulla mia pelle profanata e smarrita

Nel ricordo di un amore che non esiste più

E naufragato nel procedere stanco dell’ abitudine.

 Restituiscile il suo candore verginale, lenisci le ferite ancora aperte,

facendomi ricredere sulla bontà degli esseri umani

E sull’esistenza ancora di una forma di amore su questa terra.

 



Springtime

And it’s in the perfuse explosion of the springtime

Are manifested your brilliant smiles.

Slender in the soul,

you observe amaliated the disclosure of the flowers petals and the revival of the landscapes,

whispering a ‘yes’ to the recall of life and rebirth,

in the cycling sequence of the seasons.

From the first hours in the morning to the dim run out of the dawn

The thawing of the senses and the revamping of the hopes.

Stay with me in the silence of this sleepless night,

Instill peace where the fears reign,

And safety in the uncertainties of the becoming,

Making cautiously room on my profaned and lost skin

In the memory of a love that exists no longer

Wrecked in the tired pace of the routine.

Restore its virginal candor, soothe its wounds still opened,

Making up my mind on the goodness of humankind

And on a spared survival of a form of love in this Earth.