Pensavo che l’amore sacro
fosse l’unico tipo di amore possibile
Ma in realtà tutto
dipende da cosa intendi per sacro.
Annullarsi per l’altro è
una stortura indottrinata dal cattolicesimo
O indotta da qualche
malsano esempio parentale,
con cui convivi, ti ribelli,
a volte rassegni.
La base di ogni mio
errore sta in questa credenza,
a volte veicolata e in qualche circostanza trapelata,
A cui non avrei dovuto
lasciare spazio perché illogica.
Dio ci ha creati eguali
ed è artefice di armonia.
Tutti abbiamo bisogno di
tutti
Ma principalmente di
essere presenti a noi stessi.
Chi ama il prossimo come
se stesso, o ancora meno?
Gesù è morto in croce…
Chi predica bene, chi
razzola male,
Chi si mette sul pulpito col
dito puntato contro
e chi è costretto a nascondersi,
Dimenticandoci che la
perfezione risiede nell’astrazione e nella conciliazione, nell’empatia,
E che attraverso
l’intuizione possiamo giungere all’essenziale,
senza ricamarci troppo sopra,
magari attraverso il
silenzio, la meditazione e un attimo di trascendenza
recuperando una ricongiunzione
di energie
con l’universo fuori e
dentro di noi,
per capire che questo
distacco è assolutamente innaturale.
Cosa ci distingue dagli
animali o vegetali?
Solo la capacità di farci
del male,
di darci il fuoco e
l’inferno con le nostre macchinazioni mentali,
con le nostre
elucubrazioni astruse,
per giustificare
disperatamente o ciecamente cause egoistiche,
che vanno bene solo per
noi
o che aggiungeranno solo
danno a danno,
allontanandoci da quello
che chiamano ”paradiso”, che è solo uno stato della mente
in questa o altre vite.
Allora ci rendiamo conto
di quanto possiamo essere sadici,
distruttori di noi stessi
e del pianeta in cui viviamo.
Qual è follia?
Arraffare o alienarsi,
fermarsi un pò riflettere?
Annaspare, blaterare o
fermarsi un po’ a osservare?
Cos’è il benessere?
Dove sono finiti gli
ideali?
Tutto a volte sembra
guerra e morte, conflitto, intorno ,
o negli incubi che
devastano le nostre menti.
Dov’è la gioia?
ci avviliamo per la sopraffazione
e l’inganno che spesso vengono perpetrati,
Chi è forte? Che
significa?
O invece fragile, debole?
La modalità di reazione
all’evento è personale e differente caso per caso.
Chi ha trovato il centro
e gli dà voce?
Guadagnare vantaggio rispetto
a chi e a cosa?
Salvarsi da cosa?
Nella frenesia si perde
il senso.
Dov’è la libertà e la
democrazia?
Chi è furbo, non
semplicemente scaltro?
Per tutti noi c’è un
capolinea
E alla fine cosa diremo a
noi stessi?
Cosa è veramente importante,
cosa contrario al principio della vita?
Purtroppo la saggezza
talvolta è dei matti, o stravaganti,
O di qualche strano guru
confinato agli angoli della terra,
Di quelle persone cosi
strane che ci fanno tanto paura,
Che non osteggiano il proliferare
di emozioni,
Per qualche bieco
tornaconto, prestigio, facciata o cosa vuoi che sia,
facendo forse la differenza
.
Saremmo tutti omologati,
come polli in batteria,
In una rincorsa che ci
conduce a un vicolo cieco
E che sicuramente non ci
darà mai abbastanza o la pienezza
E ci farebbe sbaragliare facilmente in declivi
imprevisti.
La felicità non sta
nell’attimo
E quella dell’amore è una
dura strada in salita.
Se apriamo gli occhi
piccoli miracoli accadono ogni giorno
Se guardi con gli occhi
del cuore e schiudiamo le orecchie alle melodie di un vagito,
Se raccogliamo la mano di
un bambino dispersa nel vuoto o nell’incertezza,
Se abbracciamo un
fratello,
Se ci culliamo in un
canto,
se ricerchiamo affinità
piuttosto che discordanze
e cominciamo un po’ a
specchiarci l’un l’altro
e vedere nell’altro parti
di noi che ci conduce all’unità,
se riusciamo a vedere in
questo la salvezza piuttosto che il tracollo
e sconfiggere le nostre
paure che non dobbiamo rinnegare ma bilanciare
e allora potremmo dire di
avere finalmente vinto.
The labyrinths of the egoism
I guessed
that sacred love was the unique type of possible love
But in
reality all depends on what you mean for sacred.
Erasing
yourself for the other is a wrongness indoctrinated by Catholicism
Induced
from some insane parental example,
with which
you live, against which you make rebellions, sometimes resign,
sometimes
conveyed and in some circumstances transpired,
to which I shouldn’t
have left room because illogic.
God has
creates us as equals and is creator of harmony.
Everybody
needs everybody
But first
of all to be present to ourselves.
Who does
love the next as him/herself, or even less?
Jesus died
in a cross…
Who preaches
well, who evil roams,
Who
staggers on the pulpit with the finger pointed
And who is
forced to hide oneself,
forgetting
that perfection resides in the skill of abstraction and in the conciliation, in
the emphaty,
and that
through the intuition we can reach the essential,
without embroider too much on it,
maybe
through the silence, the meditation and a moment of transcendence
making up a
reconjuntion of energies
with the
universe outside and inside us,
to under
stand that this detaching is absolutely unnatural.
What
distinguish us from the animals or plants?
Only the
ability to hurt ourselves,
To give us
the fire and the hell with our mental machinations,
With our abstruse
lucubrations,
to desperately
or blindly justificate egoistic purposes,
that fit
well just to ourselves
or that
will add just damage upon damage,
departing
from what they call “paradise”, that is just a state of mind
in this or
others lives.
Only then
we take consciousness of how much we are sadic,
Destroyer of
ourselves and of the planet we live in.
What’s the madness?
Snatching or
alienate ourselves, stopping for a while to reflect?
fumbling, babbling
or stopping for a while to observe?
What’s the
wellbeing?
Where are finished
the ideals?
Everything
sometimes seems to be war and death, conflict,
Around us
or in the nightmares that devastate our minds.
Where is the joy?
We are
disheartned for the subjugation and the reception that are often perpetrated,
Who’s
strong? What does it mean?
Or instead fragile, weak?
The
modality of reaction to the event is personal and different case by case.
Who has hit
the mark and given voice to it?
Gaining
advantage in comparison of what?
Rescuing
oneself from what?
In the frenzy
we lose the meaning.
Where is
the freedom and the democracy?
Who is tricky,
not simply cunning?
For all of
us there’s a final stop
And at the
end what will tell to ourselves?
What’s
really important, what’s contrary to the principle of life?
Unfortunately
wisdom sometimes is proper of mad or extravagant people,
Or of some
quirky guru confined at the corners of the earth,
Of those persons
so strange that scare us so much,
That don’t
obstruct the proliferation of emotions,
for some
grim profit, prestige, facade or whatever you want could be,
marking
perhaps the difference .
We would be
all homologated, as battery chicken,
In a run
after that leads us to a dead end
And that
for sure won’t give us never enough or the wholeness
And would easily
derange us in unforeseen slopes.
Happiness
is not in the moment
And that of
love is an hard street going up.
If we open
up our eyes little miracles happen everyday
If you look
with the eyes of the heart and disclose our hearing to the melodies of a wail,
If we catch
the hand of a child lost in the void or in the uncertainty,
If we hug a
brother,
if we lull
in a chant,
if we are
in the quest of affinities rather than discrepancies
if we start
to mirror a little each other ourselves
and to see
in the other parts of us that lead us to unity,
if we can
see in this the rescue rather than the collapse
and defeat
our fears that we don’t have to deny but to balance